NEGRENTINO, IL LASER 3D ENTRA NELLA CHIESETTA | 29 / 01 / 2015 |
La chiesa di Negrentino non ha più segreti. L’edificio religioso di Prugiasco (Comune di Acquarossa), è stato scandagliato in ogni suo anfratto da un apparecchio laser dell’ultima generazione. Una scansione tridimensionale che, sfruttando la tecnologia più avanzata, ha permesso di ottenere un’immagine tridimensionale fin dei più piccoli particolari della chiesa risalente all’XI secolo e del suo campanile.
«All’apparenza può sembrare solo una serie di immagini digitali. Ogni immagine è però formata da centinaia di milioni di punti, ciascuno dei quali perfettamente situato tridimensionalmente» spiega Ferdinando Bernasconi, titolare della ClaTech Sagl di Grono che ha eseguito i rilievi.
Dalla realtà virtuale in tre dimensioni della chiesa di Negrentino, l’azienda fondata nel settembre dell’anno scorso ha ricavato tutta una serie di vedute, sezioni e piante che sono poi servite per ottenere i disegni tecnici.
Quella eseguita è dunque una radiografia precisa sin nei minimi dettagli della chiesa. Un lavoro completo che il titolare della ClaTech ha svolto quale progetto dimostrativo nel campo dei beni culturali. E che ha offerto gratuitamente al Consiglio parrocchiale di Prugiasco.
Ma non è tutto: grazie all’innovativa tecnica della scansione laser tridimensionale, che ha il vantaggio di non essere per nulla invasiva, l’azienda di Grono ha anche approntato un’animazione video che potrà essere utilizzata a scopi turistici per propagandare nel mondo uno degli edifici religiosi più pregiati del canton Ticino. La si può vedere su youtube (basta digitare la parola Negrentino).
Sebbene si sia trattato solo di un progetto dimostrativo, i rilievi tridimensionali eseguiti a Negrentino potranno essere utilizzati da ingegneri ed architetti nel caso in cui si dovesse procedere al restauro della chiesa.
Un intervento, infatti, è già in programma. Riguarda però non la struttura dell’edificio religioso ma i preziosissimi affreschi che custodisce al suo interno. Sono intaccati da un fungo e con l’arrivo della bella stagione si procederà a pulirli e a fissarli. Si tratta di un intervento importante, delicato e molto impegnativo anche dal profilo economico. L’investimento previsto sfiora il milione di franchi, per metà assicurato da sussidi federali e cantonali. Altri 100.000 franchi li ha stanziati il Consiglio parrocchiale che ora è alla ricerca della somma mancante. I lavori di restauro degli affreschi procederanno pertanto a tappe e, se non vi saranno intoppi, si conta di poterli concludere entro due anni.
Fonte: da un servizio, qui in versione ridotta, di Spartaco De Bernardi apparso sul "Corriere del Ticino", 30.01.2015, p.17
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